giovedì 1 settembre 2011

“LA SCUOLA È UN’ISTITUZIONE APERTA A TUTTI”: NELL’INTERVISTA ALLA NOSTRA PRESIDE, ANTONELLA DEMOLA, IL SUO IDEALE DI SCUOLA.

Da quanto tempo svolge questo lavoro?
Sono Preside da quattro anni.

Come ha trovato la nostra scuola al suo arrivo? Dal punto di visto strutturale, gestionale e organizzativo?
Fare la Preside in questa scuola per me era un sogno. Quando ho scelto la vostra scuola non sapevo se questo sogno poteva realizzarsi… Sono una persona che si mette al servizio dell’umanità, quindi sono al servizio dei ragazzi, dei docenti e del personale. La scuola ha una buona dotazione strutturale. Anche la gestione è buona e tutte le componenti scolastiche sono ben organizzate. Ognuno esegue le sue mansioni, e vengono gestiti molti progetti.

IL GIORNALE D'ISTITUTO E DELLA QUINTA B T.G.P: EN-PLEIN PER IL PROFESSIONALE

"IL QUOTIDIANO IN CLASSE" DUE PREMI DAL MINISTERO AI RAGAZZI DEL MOTOLESE

venerdì 20 maggio 2011

IL CROCIFISSO IN CLASSE: RECENTE SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO

È di recente la sentenza con cui la Corte europea per i diritti umani ha statuito la legittimità delle affissioni nelle scuole del Crocifisso, senza incorrere le stesse in alcuna violazione dei diritti umani.
Una sentenza importante che contiene due elementi innovativi sul piano del diritto che investono anche il tema della “laicità”.
Quali sono questi due elementi innovativi introdotti dalla corte di Strasburgo con la sentenza?
Proviamo ad elencarli.

mercoledì 20 aprile 2011

E tu di che albero sei?

Il 2011 sarà l’anno dedicato alle foreste. Noi partiamo da qui.

Per scoprire quello che pensavano i Celti sulle piante.
Secondo loro a ogni periodo dell’anno ne corrispondeva una diversa. Capace di influenzare il carattere di chi  nasceva in quei giorni. In queste cerca la tua data di nascita. Troverai la specie che ti appartiene. E le virtù che ti ha donato.


mercoledì 13 aprile 2011

ITALIA, 150 ANNI DI STORIA. PERCHÉ DIVIDERLA?

Senza memoria non c’è identità. La storia è un elemento fondamentale per l’identità dell’Italia.
I fattori che costituiscono il carattere di un popolo sono la lingua, la religione, la gastronomia lo sport ecc. e sono in continuo mutamento. Anche in questo momento l’Italia sta vivendo un periodo di forti trasformazioni, in parte dovute al flusso migratorio di stranieri che portano con sé le loro tradizioni e la loro cultura.
La religione cattolica ha contribuito notevolmente alla costruzione dell’identità italiana attraverso l’opera educativa della Chiesa e lo sviluppo artistico e architettonico.

EMO, TRUZZI, DARK…QUANDO L’ABITO NON FA IL MONACO

La moda, nella società di oggi, riveste un importante ruolo e cerca di soddisfare i gusti di tutti, anche quelli più bizzarri.                                         
Divertiamoci a scoprire alcuni stili giovanili del momento.
Innanzitutto: “cos'è la moda?!?” 
Un modo con il quale l'essere umano riesce ad esprimersi. 
Per alcuni è un'imposizione degli stilisti, per altri una cosa "strana", indefinibile.                                         
La moda per noi giovani è un modo per sentirsi uguali agli altri e quindi integrarsi nella società. Vestire in un certo modo significa dichiarare la propria appartenenza e non sentirsi "diversi".                       
Le mode condizionano i nostri gusti, ci fanno da modello per la scelta del nostro stile, si rivolgono ai più giovani che, accogliendo il look di qualcuno, inconsciamente lo imitano facendolo proprio.

mercoledì 6 aprile 2011

UN PONTE CON L’UNGHERIA CON IL PROGETTO COMENIUS

Nell’Istituto Alfonso Motolese di Martina Franca continua con successo il “progetto Comenius”, dal titolo “Community Cohesion”. L’obiettivo è l’esplorazione della cultura Nazionale cercando i punti in comune con i paesi partner  sviluppando il “senso di appartenenza” alla grande Europa. Il progetto europeo Comenius è una  risorsa di integrazione multinazionale e multiculturale. Coinvolgere  alunni e genitori e il personale della scuola tutto è uno dei punti di forza di questo progetto.
Il coordinatore  Prof. Stefano Bianco assieme alla laboriosa collaborazione dei docenti Paola Magistri, Grazia Sanasi e Nicola Amati vede  la partecipazione entusiasta degli alunni. Tutti, docenti e alunni, uniti dal

ALLA SCOPERTA DI LONDRA CON IL PROGETTO COMENIUS

Il conto alla rovescia è stato lungo ed estenuante, ma finalmente il giorno tanto atteso e desiderato è finalmente giunto. Il 16 marzo 2011 un “piccolo” gruppo di studenti dell’istituto Alfonso Motolese di Martina Franca armati di un solo bagaglio a mano, si sono avventurati verso Londra.
Arrivati a Bari molti iniziavano a dar segno dei primi sintomi di ansia per l’eminente decollo, considerando che per molti era la prima volta. Ma una volta imbarcati  lo spettacolo visibile dall’oblò ha cancellato quasi ogni paura… inutile dire che quando ha toccato terra per tanti è stato un sollievo, ma  questo era solo l’inizio di mille emozioni.
Anche se eravamo sfiniti, la curiosità e la voglia di vedere le meraviglie che ci attendevano erano più forti di qualsiasi stanchezza.
Difficile da credere, ma eravamo a LONDRA…



MARTINA FRANCA

Comenius Partnership Mobility:
Community Cohesion


Mercoledì 6 Aprile
Arrivo all’aeroporto di Bari ore 22:30
Trasferimento con minibus privato fino a Martina Franca e arrivo in Via Carmine 14 intorno alle ore 23:45
Gli studenti ungheresi incontrano le famiglie che ospitano gli studenti italiani e tornano a casa. Gli insegnanti saranno portati al loro appartamento. Passano la notte.


NON ALZARE IL GOMITO!

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità presentati in un convegno dove sono state illustrate le tematiche legate ad alcool e giovani, oltre il 67% di giovanissimi tra i 13 e i 15 anni, abusa di alcool, in particolare nelle serate del sabato sera quando si sbronzano con tre o quattro drink. I giovani tra i 19 e i 24 anni, invece,  rappresentano il picco per l’abuso di alcolici.

DAR VITA ALLA MATERIA. FRANCESCO MIRABILE, COLLABORATORE SCOLASTICO DELL’I.P.S. A . MOTOLESE, ARTIGIANO-ARTISTA DEL FERRO

Note sull’artista

Francesco Mirabile è nato a Locorotondo.  Figlio di un  artigiano del “ferro battuto”,  ha la prima formazione proprio nell’officina del padre dove impara a familiarizzare con il metallo, rivelando una innata predisposizione per le lavorazioni artistiche del ferro. I lavori eseguiti  attraggono  per le equilibrate proporzioni, il gusto artistico e la capacità dell'esecuzione. Ha partecipato a mostre e manifestazioni d’arte a livello provinciale e molti sono i suoi estimatori, non solo in ambito locale. Il Sig. mirabile vive a Locorotondo e lavora a Martina Franca presso l’Istituto Professionale di Stato A. Motolese dal 1994 come collaboratore scolastico.

INTERVISTA AD UNA RAGAZZA MADRE


Sono comunemente definite “ragazze madri” le donne sole in attesa di un bambino, o che hanno già partorito.
Nella nostra società  il concetto di “famiglia” sta lentamente cambiando: ci si sta allontanando sempre di più dall’idea della famiglia tradizionale, cioè quella formata da padre, madre e figli e si stanno affermando esempi di famiglie atipiche o “allargate”.
Secondo recenti ricerche statistiche condotte in ambito europeo, i genitori single rappresentano una buona percentuale nel quadro delle nuove tipologie di famiglie.

PER NON DIPENDERE DA FACEBOOK: ISTRUZIONI PER L’USO

Non possiamo certo dire che il web sia uno strumento da condannare, considerando il contributo alla diffusione della conoscenza e delle informazioni che è stato sinora in grado di apportare.  In ogni caso a volte rischiamo di vivere un rapporto sbagliato con la rete, che, specialmente per quanto riguarda noi adolescenti, può essere causa di un disagio da prendere in seria considerazione.
Si arriva a trascurare le relazioni reali, si prova una sensazione di onnipotenza intesa a controllare tutto,visto che il virtuale è facilmente gestibile in quanto privo di tutte quelle sfumature che caratterizzano i rapporti dal vivo.
La dipendenza da facebook può essere considerata a tutti gli effetti un problema che rientra nell’ambito della salute mentale, che si produce come frutto dei tempi moderni, in cui ormai molti non possono fare a meno di dedicarsi per ore e ore alla socializzazione virtuale, portata avanti attraverso facebook e altri social come twitter, badoo, netlog.

mercoledì 30 marzo 2011

CHATT@MORE

“Mi sono innamorato di te 
perché 
non avevo niente da fare 
il giorno 
volevo qualcuno da incontrare 
la notte 
volevo qualcuno da sognare 
Mi sono innamorato di te 
perché 
non potevo più stare solo 
il giorno 
volevo parlare dei miei sogni 
la notte 
parlare d'amore …………….”

Luigi Tenco

mercoledì 23 marzo 2011

LA PASSIONE DEL PROF. CAROLI PER LA SCRITTURA

Francesco Caroli, docente da molti anni nel nostro istituto, è gia alla sua seconda esperienza come scrittore. Dopo la pubblicazione nel 2007 di “Dimensioni iperboliche” (una raccolta di poesie, racconti, aforismi e scritti giovanili), a dicembre dello scorso anno ha pubblicato (con la formula in uso dell’acquisto di un certo numero di copie dalla casa editrice) “Nel nostro anno”, che presenta due racconti da lui definiti “del divenire”. La narrazione si articola infatti tra presente, passato e futuro. A lui abbiamo rivolto alcune domande sui motivi che lo hanno portato a pubblicare i suoi libri e, quindi, qual è il suo rapporto con la scrittura. 



Scrivere per me, significa, fissare sulla carta pensieri, opinioni, desideri, modi di vivere, che non necessariamente debbono essere comunicati agli altri. Penso che la scrittura debba servire in prima battuta soprattutto a se stessi”.

Professor Caroli, ci racconti un po’ del suo approccio al mondo della scrittura?Prima di imparare a scrivere è molto importante saper leggere. Penso che questo sia il segreto di chi si vuole cimentare nel mestiere di scrivere, a qualsiasi livello egli si ponga. Sin da bambino, mi è sempre piaciuto leggere, ad iniziare dai libri di narrativa per ragazzi, come ad esempio “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain” o le opere di Salgari e Jack London. Questa abitudine alla lettura è davvero importante per tutti, soprattutto per voi giovani. Per quanto mi riguarda, molto è servito l’insegnamento del mio maestro di scuola elementare e dei miei insegnanti di italiano 
alle superiori. Purtroppo oggi l’abitudine a leggere è stata superata da altre consuetudini. Ora la comunicazione e la conoscenza avvengono attraverso media non più caldi (libri o giornali) ma attraverso quelli che vengono definiti media freddi: tv, cellulari, computer, eccetera. Dipende da questo, penso, il fatto che le nuove generazioni non sappiano più leggere e quindi non sappiano più scrivere.


LA MIA PASSIONE PER IL NUOTO: BARBARA D’ARCANGELO, GIOVANE ATLETA DELLA NOSTRA SCUOLA, SI RACCONTA.

Il nuoto è da sempre considerato uno degli sport più completi, coinvolge tutta la muscolatura e le articolazioni del corpo e grazie ad esso si può raggiungere il completo controllo di tutti i movimenti. Fa bene al cuore e ai polmoni ma soprattutto all’umore. L’unico imperativo categorico è farlo in modo corretto. Il nuoto, purtroppo, è una disciplina sportiva ancora poco seguita in Italia, nonostante la costante crescita del movimento legata ai successi internazionali di atleti del calibro di Lorenzo Vismara, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino e l’attuale beniamina del pubblico Federica Pellegrini, nuotatrice che sta riuscendo a gestire i suoi successi in piscina con la notorietà in televisione e con i media. Io ho cominciato a nuotare all’età di quattro anni, ma avrei voluto fare le mie prime bracciate molto prima. A soli tre anni, ogni volta che vedevo mio fratello maggiore in quell’enorme vasca d’acqua, mi veniva un’irrefrenabile voglia di seguirlo. A otto anni, dopo un anno di pre-agonismo, facevo parte
della squadra agonistica.
Questa cosa mi piaceva un sacco, era gratificante dire “Io faccio parte della squadra agonistica” ai miei compagni di scuola, sembrava una cosa seria, importante. In realtà io pensavo fosse una cosa normale, non avevo ancora capito cos’era veramente il nuoto e cosa sarebbe diventato per me.

mercoledì 16 marzo 2011

COMBATTERE PER LA PROPRIA VITA

Perché la sofferenza in giovane età? La malattia è un evento naturale ma quando colpisce in maniera grave i giovani è davvero difficile accettarla. Oggi più frequentemente purtroppo, molti adolescenti vengono travolti da gravi malattie ed a volte senza speranza di guarigione.
La famiglia vive con angoscia queste situazioni e grazie al conforto dei parenti , all’assistenza medica, al sostegno ed alla generosità  degli amici cerca di superare in maniera più serena questa dolorosa esperienza.
Abbiamo conosciuto e vissuto alcuni nostri coetanei, colpiti da gravi e purtroppo incurabili patologie (anche se la speranza deve sempre essere l’ultima a morire), che lottano con tutte le loro forze per mandare avanti la loro situazione di disagio. Vivere non è facile,  soprattutto quando incominciano ad apparire i primi sintomi che poi diventano patologie ben più gravi. 



INTERVISTA A RINO ARGERI UN ARTISTA TUTT’ALTRO CHE ZERO!!!

D. Ciao Rino,  
grazie di aver accettato questa intervista. Prima di cominciare a   parlare del tuo lavoro, vorrei sapere qualcosa in più di te. Raccontaci chi sei?
R. Ciao Mino. Intanto grazie per aver ritenuto utile la mia partecipazione al vostro blog.
Chi sono?? In quello che faccio sono stato spesso considerato un jolly, una carta che  serve a completare un punto o a risolvere un gioco. In realtà io mi sento solo uno fortunato che un giorno ha scelto di vivere di musica e ha mischiato una passione con la fantasia. 


D. La domanda viene, ovviamente, da sé: com’è nata la tua  passione per la musica?
R. Credo che tutti abbiano passione per la musica, alcuni hanno una maggiore inclinazione, poi tutto quello che ti accade intorno ti aiuta a riconoscere le tue predisposizioni. Io sono stato aiutato da una famiglia che mi faceva ascoltare tutto e di ogni genere, senza discriminazioni e mi ha assecondato nelle tendenze. Poi ho scelto liberamente cosa seguire. mi sono avvicinato ad un pianoforte e ho giocato liberamente con la musica.